Strano, ma mangio

Per noia, un pomeriggio mi ritrovo a guardare le vecchie foto sul cellulare. Tra la foto della baia di San Julian a Malta e quella di mia cugina che stringe tra le braccia il suo nuovo gatto, ci sono io—una mia foto.
Di recente, ho iniziato a fotografarmi più spesso, nonostante l’obiettivo del mio cellulare faccia pena. In qualche punto tra lo scorso Natale e oggi, ho realizzato che mi piacevo e che il mio corpo era persino seducente, in una maniera tutta sua.

Guardo la foto, quella tra Malta e il gatto, e ricordo con quanta pazienza avevo dovuto spiegare a mia madre che doveva spostarsi più a sinistra, «mamma, la tua sinistra» perché non volevo i palazzi come sfondo.
In questa foto sono sulla spiaggia di Vieste, vicino a un grande faraglione chiamato Pizzumunno. Mi slancio verso l’alto, le braccia aperte, ma non sto saltando, perché mamma non è mai stata una gran fotografa e avremmo fatto notte per cogliere l’attimo perfetto per scattare.

Alla fine ci sono i palazzi dietro di me, ma cosa importa: in ogni caso la foto mi piace e vorrei pubblicarla… se non fosse per un particolare che una volta notato non riesco più a non-vedere: le mie costole sporgenti. Allargando l’immagine ne riesco a contare tre sotto il reggiseno del costume da bagno.

Sono magra, lo so, e mi piace il mio corpo, ma quelle costole in bella vista mi fanno sembrare malnutrita. Sono in perfetta salute, ma cosa direbbe la gente se mi vedesse così magra?Cattura.PNG

Essere magri non è una gran bella cosa, non quando la gente mi pone una domanda tanto cretina quanto: «Ma mangi?». Se a chiedermelo fosse mia nonna, non avrei alcuna obiezione: conosciamo tutti quel morboso triangolo nonna-nipote-cibo che ci fa sentire tanto amati e rassicurati. Casa è dove si trova il cibo e chiunque mi offra da mangiare avrà un posto speciale nel mio cuore.

Ma quando a chiedermelo è una professoressa, sorpresa nel vedermi prendere il secondo pezzo di torta mentre stiamo festeggiando il compleanno di un mio amico, inizio ad avere qualche riserva… Certo che mangio: sono magra, non malata!

In questi diciotto anni, ho ascoltato molte frasi riservate alla mia magrezza:

  • Tu avresti le smagliature? Ma se sei magra come un grissino.
  • Coma fai a dire di essere sazia, se è rimasto tutto nel piatto? E poi ti lamenti di essere magra…
  • Vai in palestra? Allora vuoi proprio diventare trasparente!

Fino alla mia preferita: Non mi va di abbracciarti, sei spigolosa.
Riuscite a sentire il rumore della mia autostima che va in mille pezzi?

Mi rivolgo a tutte le ragazze magre che non si sentono libere di lamentarsi del proprio corpo, perché anche le persone magre hanno la cellulite e le smagliature e hanno bisogno di andare in palestra dato che massa muscolare e massa grassa sono due cose diverse.
Se una ragazza in carne mangia tutto ciò che è nel piatto è tutto nella norma, e se pure lasciasse qualcosa, chi oserebbe rinfacciarglielo? Probabilmente non aveva fame, non è mica detto che una taglia 48 debba abbuffarsi per definizione.

Ma se una taglia 40 spazzola tutto ciò che è nel piatto, state pur certi che a qualcuno scapperà la fatidica espressione «ah, ma quindi mangi!» e se invece lasciasse qualcosa allora «mangi come un uccellino, non mi stupisce che sei così magra». 

La bellezza prescinde dalla taglia, ma ogni corpo è imperfetto.

, sono magra e, , avete ragione, le ossa del bacino e delle costole mi sporgono e, soprattutto se mangio fuori casa, non sempre riesco a finire le portate, ma non mi piace che qualcuno mi rinfacci tutto questo. Così come è maleducazione puntare il dito verso delle cosce più in carne, dovrebbe esserlo contare i rimasugli nel mio piatto o contare le costole nella mia foto.

Sono magra, non malata: non ho bisogno che mi ricordiate di mangiare o che vi stupiate se lo faccio, perché adoro mangiare, anche se ho un metabolismo veloce.

E soprattutto, sono felice di poter dire che molte volte guardandomi allo specchio mi trovo bella, non perché sono magra, ma perché il mio corpo è sano. 

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Alessia xx

kopfkino: (tedesco) lett. cinema nella testa

4 risposte a "Strano, ma mangio"

  1. Tranquilla. Avrai tempo per ingrassare.
    Se può consolarti alla tua età ero magra come te e, se devo essere sincera, avevo un po’ di complesso, nonostante avessi il ragazzo, che poi è diventato mio marito.
    Solo dopo qualche anno, mi ha fatto sapere che gli erano sempre piaciute le ragazze magre.
    Evvvvai! 😉

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    • C’è una cosa che, quando la dico, suono stupida, o almeno credo di sembrarlo alle orecchie degli altri: ho lo stomaco piccolo. Non sono un medico, certo, ma se una persona è in salute e non ingrassa e “cresce” semplicemente, senza mai finire il cibo, c’è solo questa spiegazione: che tutto il cibo non mi entra nello stomaco. A volte mi sembra che stia dicendo una scusa, anche se, volente o nolente, oltre un certo limite, proprio non ce la faccio a mangiare, fosse pure il mio piatto preferito 😛 Certo è che, come dici tu, anche a me a volte vengono i complessi, perché tra tutto quello che si dice della body positivity e “gli uomini amano le curve!”, si cade nel fenomeno opposto dicendo che “le ossa si danno solo ai cani”. Ovviamente ho abbastanza buonsenso da non dar peso a queste scemenze, ma a volte uno si chiede: “Bene, IO non ci credo, ma cosa direbbe l’uomo (o la donna) di turno guardandomi?”… Bhe, basta con le paranoie 😛

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  2. Ho sempre avuto le costole di fuori, e le ho tutt’ora.
    Ho sempre tanta fame e cerco di contenermi ma mangio, mangio tanto intendo.
    E se c’è una cosa che non sopporto è sentirmi chiedere ‘Avevi fame eh?’, magari da chi è più in carne di me.
    Che è un po’ come contare i respiri di una persona: farà quelli che gli sono necessari no?

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    • Sembra quasi di essere trattati come bambini, a furia di chiedere se abbiamo mangiato o meno, quando invece subito dopo questa domanda non dico inutile, ma perlomeno cretina, inizio a sentirmi “osservata”: sì, guarda, tutto ok, sto mangiando -.- Ci vuole un sacco di pazienza per avere a che fare con certe domande 😛

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